Indirizzo: Via S. Francesco d'Assisi, 00041 Albano Laziale RM, Italia
Telefono: +39069321086
Masha D'Oria
è un posto meraviglioso! peccato che negli anni è stato molto trascurato! spero che lo riqualificano al più presto perché merita veramente!
Dario Soranzo
Luogo di notevole importanza storica di Albano, bel parco, antistante parcheggio per chi s ' incammina a piedi sulla Francigena o sul bel sentiero che porta a Nemi.
maura iak
Un luogo meraviglioso. Dove poter stare raccolti in preghiera o semplicemente in contemplazione del panorama, versante mare e versante lago. La calma la serenità la pace.
Gustavo Baccarini
La chiesa di San Bonaventura, con annesso convento di PP. Cappuccini, è un luogo di culto cattolico di Albano Laziale, in provincia di Roma, nella Sede suburbicaria di Albano. Chiesa e convento vennero fondati nel 1619 sotto l'invocazione di Bonaventurae Albani Episcopo per volontà di donna Flaminia Colonna-Gonzaga (†1633), moglie nel 1587 di Giulio Cesare Gonzaga (1552-1609), principe di Bozzolo e conte di Pomponesco. Si risposò con Paolo Savelli allora duca di Albano. La consacrazione della chiesa avvenne solennemente nel 1635. Una grande scalinata, affiancata da antiche quercie, conduce verso la facciata della chiesa. Le linee convergenti della scala a doppia rampa, con grotta interna, si replicano nel timpano della facciata. il problema tecnico del dislivello viene ed è stato risolto con la creazione di strutture con linee convergenti tutte al culmine del timpano (convergenti sono in visione prospettica, anche quelle delle scalinate), strutture che costituiscono una "macchina" scenografica sorprendente. Dalla parte opposta, un piazzale erboso offre un balcone panoramico sul bacino del lago di Albano e dei suoi dintorni. Frequenti furono le visite dei Papi in questo convento, poiché soltanto una strada lo separa dalla villa pontificia di Castel Gandolfo. Papa Urbano VIII Barberini vi si recava spesso e volentieri, anche perché i lavori erano diretti dall’architetto pontificio P. Michele, da lui molto apprezzato. II fratello del Pontefice, invece, donò ai frati un terreno per il bosco, ora di proprietà del Comune, e incaricò Gian Lorenzo Bernini di eseguire le edicole poste lungo il perimetro del bosco. Il convento venne soppresso due volte, la prima nel 1810 da parte di Napoleone e la seconda nel 1873 da parte del governo italiano; nel 1876 il Fondo per il Culto cedette il convento, la chiesa ed il bosco al Comune di Albano che in un primo momento lo adibì ad ospizio di mendicità, ed in seguito lo mise all’asta. I frati riuscirono ad acquistare lo stabile e l’orto, mentre la parte boschiva rimase proprietà demaniale. Attualmente il convento, restaurato dopo l’ultimo terremoto, accoglie spesso tutti i frati del Lazio nei periodici incontri di preghiera e di formazione.
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Ore 10:00
Oggi è stato il funerale di padre Mario il quale curava il monastero.Non so che dire ma farai meglio se chiede al Comune di Albano Laziale Roma.Buone feste.
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