Indirizzo: Via delle Fratte, 12, 00044 Frascati RM, Italia
Telefono: +39800130331
Domenica: Chiuso
Lunedì: Chiuso
Martedì: Chiuso
Mercoledì: 08–15
Giovedì: Chiuso
Venerdì: Chiuso
Sabato: Chiuso
andrea lemme
Azienda pessima sotto tutti gli aspetti
Emanuele Rosas Vega
Sono persone ridicole, incompetenti e sgarbate. Al telefono mi hanno praticamente attaccato in faccia mentre gli stavo spiegando una mia problematica. Non si fa così.
giuliano canevazzi
La rete idrica di competenza di Acea Ato 2 è disseminata di allacci abusivi che non vengono rimossi, perché fruttano ogni anno milioni di euro di acqua rubata, di pizzi e mazzette. Per lo stesso motivo le perdite idriche vengono normalmente ignorate, perché se le condutture marce fossero sostituite, verrebbero automaticamente eliminati anche gli allacci abusivi e i relativi proventi. Nel novembre del 2011 l'ing. Angelo Ortenzi, allora responsabile dell'Ufficio tecnico Acea di Frascati, fece interrare un nuovo portatore idrico in Viale San Nilo 50, a Grottaferrata, non soltanto per eliminare le continue perdite e il furto continuato di acqua, che ad oggi ammonta ad alcune centinaia di migliaia di euro, ma anche per impedire agli autori degli allacci abusivi (Salvatore DINO e Maurizio Dell'UNTO) di immettere SOSTANZE ESTRANEE nell'acquedotto. Ma poco dopo l'ing. Ortenzi venne trasferito e sostituito con il più malleabile ing. Marco Di Felice, che si è SEMPRE rifiutato di allacciare il nuovo portatore idrico, preferendo mantenere i disagi - e i maggiori costi - derivanti dalle reiterate quanto inefficaci riparazioni (ogni singola riparazione costa ad Acea più di quanto costerebbe il nuovo allaccio), per non ledere gli interessi privati di Salvatore Dino, di Maurizio Dell'Unto, e dei funzionari coinvolti. Al riguardo, il suo superiore ing. Lucio Bignami, già responsabile del disastro ambientale del Lago di Bracciano, nel ribadire che Acea non intende rimuovere gli abusi, ha dichiarato di non poter garantire la potabilità dell'acqua a valle delle "difformità" (allacci abusivi), ovvero in TUTTE le abitazioni di Viale San Nilo e oltre, in aperta violazione del CONTRATTO e dei suoi OBBLIGHI (art. 355 c.p.). Ma stando a quanto riferito dagli impiegati di Acea Ato 2 (Emanuele Romanzi e Luciano Priamo) e dalla connivente Polizia Locale di Grottaferrata (Massimo Aloisantoni) che rifiuta di mettere a verbale gli illeciti accertati dai tecnici del Comune (Daniele Gallettino e Alberto De Angelis), gli allacci abusivi muniti di pompe in grado di immettere qualsiasi cosa nella rete idrica pubblica "sono centinaia". Di conseguenza, la potabilità dell'acqua non può MAI essere garantita, e il rischio di avvelenamento è esteso a TUTTA la rete idrica gestita da Acea. Secondo Luciano Priamo, nel momento in cui qualcuno manomette la rete idrica, Acea - anche se consapevole e complice - non è più responsabile. Ma la sua teoria è palesemente FALSA, e infatti, nell'accertamento simulato dalla Polizia Locale di Grottaferrata nel 2014, Massimo Aloisantoni (poi promosso vicecomandante) non l'ha verbalizzata, come non ha verbalizzato il rischio di avvelenamento verificato dal geometra Daniele Gallettino, e neanche il furto di acqua - che persiste tuttora. Luciano Priamo è anche stato sbugiardato dagli operatori del numero verde di Acea Ato 2, che interpellati dal maresciallo dei carabinieri di Grottaferrata, Amelia Accaputo, in ordine alle reiterate manomissioni compiute da Salvatore Dino e Maurizio Dell'Unto, hanno (ovviamente) confermato che Acea è responsabile di TUTTA la rete idrica, SENZA ESCLUSIONI, FINO AI CONTATORI DELLE SINGOLE ABITAZIONI. Ciò nonostante, anche il comandante della Stazione dei Carabinieri di Grottaferrata, Nicola Ferrante, ha coperto - e continua a coprire - gli abusi, con l'aiuto del maresciallo Nicola Di Desidero. Ma non si può fare niente, perché gli allacci abusivi sono legittimati dal Procuratore capo di Velletri, Francesco Prete, dal sostituto procuratore Antonio Verdi, e dal sostituto procuratore Giovanni Taglialatela, che a motivazione dell’archiviazione della denuncia che avevo presentato il 28 febbraio del 2013, e che ha OMESSO di iscrivere nel registro delle notizie di reato, nel 2014 ha scritto: "NON È REATO COMPROMETTERE LA POTABILITÀ DELL’ACQUA", peraltro trascurando i reati di furto e di estorsione, e ignorando l'art. 355 c.p. Insomma, se un folle decide di avvelenare la popolazione o di sperimentare armi chimiche nell'acquedotto, è libero di farlo, perché tanto (a Velletri) NON È REATO. E prima o poi succederà
quirino baldacchini
È chiusa per Covid19 ed hanno affisso solo un foglio. In rete non avvisano nessuno. Grandi!!!
Grazie! La tua recensione è in attesa di moderazione.
Per quanto ne so, come utente, si può tranquillamente mettere uno o più contatori a Defalco, a valle di quello ACEA, ma non ha alcun valore legale nei confronti del gestore, nel senso che nei confronti della ACEA ne risponde sempre il Condominio e non i singoli condòmini. Quindi la bolletta rimane unica. In alternativa "si potrebbe" chiedere alla ACEA di realizzare tanti nuovi contratti, uno per ogni condomino.
Ci abito sopra basta andare negli uffici persone tranquille e molto preparate e ben disposte basti dire i vostri problemi
Mi sembra una cosa importantissima
Si riapre il 2 settembre
Per quanto ne so, come utente, si può tranquillamente mettere uno o più contatori a Defalco, a valle di quello ACEA, ma non ha alcun valore legale nei confronti del gestore, nel senso che nei confronti della ACEA ne risponde sempre il Condominio e non i singoli condòmini. Quindi la bolletta rimane unica. In alternativa "si potrebbe" chiedere alla ACEA di realizzare tanti nuovi contratti, uno per ogni condomino.
Ci abito sopra basta andare negli uffici persone tranquille e molto preparate e ben disposte basti dire i vostri problemi
Mi sembra una cosa importantissima
Si riapre il 2 settembre
Grazie! La tua risposta è in attesa di moderazione.
Grazie! La tua domanda è in attesa di moderazione.