Pieve della Formigola

sonia maccagnola

Un luogo immerso nella campagna bresciana. Ideale per restare da soli con se stessi a pregare e meditare.

pierluigi lanzi

Bellissima pieve del 1400.

Livio Zagnagnoli

Stupenda

Mari Ube

Situata in aperta campagna, la pieve che vediamo oggi è l'ultimo edificio di culto sorto su un'antichissima area sacra, come testimoniano le evidenze archeologiche e i reperti emersi in corso di scavi effettuati nella pieve e all'esterno. Alcuni di essi si trovano nella cripta (purtroppo chiusa e non sappiamo se e quando apra). Sul sagrato, posto a est, si vedono chiaramente i profili delle tre absidi della chiesa precedente, che era quindi orientata in modo opposto (con l'ingresso a ovest e le absidi a est, secondo il "modo canonico" di orientare le chiese cristiane). Oggi invece è "girata". La meraviglia sono gli affreschi interni, recuperati sulle pareti e sui pilastri. Molte Madonne con Bambino e Madonne del Latte, a indicare il legame con la fecondità e la devozione popolare. Il Bambino è spesso ritratto con collanine di corallo e braccialettini in corallo, usanza che avevano le genti rurali di mettere ai propri figli come buon augurio e per allontanare malattie (magia apotropaica). Vi è anche la raffigurazione di Simonino da Trento. Numerosi gli ex- voto per grazia ricevuta. A sinistra, in una nicchia protetta, sono raccolte due formelle di epoca longobarda. Molto interessante la parte absidale, che un tempo era l'ingresso. Qui sono emerse le strutture di epoca romana e anche alcune tombe "alla cappuccina". È stato trovato anche l'antico battistero della pieve. Nella parte posteriore destra vi è un'area prativa che può essere usata per fare barbecue (chiedere il permesso), dotata di servizi. C'è pure una struttura al coperto ma al momento è chiusa per le norme anti-Covid. Parcheggio gratuito.