Cgil Monza e Brianza

Marco Morandini

Ti seguono dall'inizio alla fine con competenza serietà e gentilezza, un grazie particolare alla signora Tania,

Francesca Sansone

Consigliato come CAF e per le pratiche per stranieri. Tra il 2019 e il 2020 ho avuto una pessima esperienza con una pratica contro INAIL. Ora mi sono rivolta di nuovo a loro per una domanda di inabilità INPS, rigettata in prima istanza senza motivazioni chiare,. Dato che sono autistica, Asperger, a causa del trauma subito dopo 3 anni d'inferno al lavoro e 2 con medici incompetenti ( o collusi) se esco di casa trovandomi in luoghi affollati, sale di attesa, luci forti, brusio di persone, o scappo e mi chiudo in macchina, la mia comfort zone, o mi "spengo", svengo, con conseguente arrivo del 118 se non mi trovo già in una struttura sanitaria. Eppure per l'INPS io posso svolgere il lavoro che facevo prima. Avevo una memoria eidetica e scrivevo articoli sui computer, conoscevo benissimo 3 moduli di SAP, trattavo con fornitori italiani e stranieri, oggi riesco a malapena a usare le funzioni base di un foglio elettronico, prima passavo la vita sui computer, ora mi stanco subito dopo averlo acceso, ho problema agli occhi e soffro di cefalea tensiva, fibromialgia, tumori, problemi cardiaci, all'intero sistema locomotore, ho enormi problemi di mobilità. Eppure: Il Patronato mi ha comunicato che loro rifiutano di assistermi nel ricorso amministrativo contro INPS per il riconoscimento dell'inabilità perchè offesi da quanto io ho detto 2 anni fa su come hanno gestito la mia pratica INAIL: 4 anni fa ero una affermata professionista, poi un caso di stress lavoro correlato, ampiamente documentato ma contro una superazienda, una delle più grandi multinazionali legate alla sanità. Il patronato, prima mi disse che non c'erano gli estremi per la richiesta di malattia professionale, ottobre 2019. Nel luglio 2020 l'INAIL ha messo a disposizione un nuovo canale telematico che permetteva al lavoratore di richiedere di avviare l'iter per il riconoscimento della malattia professionale: ho quindi dovuto mandare avanti io la pratica, ma a luglio 2020, dopo un mese e mezzo dal licenziamento per superamento del periodo di malattia. L'INAIL mi ha comunque chiesto l'invio del certificato del patronato ( inviato ad agosto 2020), nel certificato sono state indicare alcune patologie, taciute altre, come il grave danno cardiaco. INAIL mi ha riconosciuto il 16% di invalidità permanente con decorso da giugno 2020 (quindi rifacendosi alla mia richiesta, non al certificato telematico mandato ad agosto, questa sarebbe già stata una stranezza). Alla mia richiesta di fare ricorso contro quel 16% che era ridicola, il patronato mi ha risposto che il 16% ottenuto era fin troppo. Io da allora non sono più in grado di lavorare, ho problemi psichici e fisici tra cui due tumori e un grave problema cardiaco. Ora sono ridotta a richiedere la pensione di inabilità, ho già il 100% di invalidità, legge 104 in stato di gravità, un notevole risultato per una che due anni fa era generosamente stata considerata danneggiata al 16%. Io oggi esco di casa solo per andare a fare visite mediche, psichiatriche, psicologiche ( né INAIL, né INPS mi paga queste ultime e io sono disoccupata) o ricoveri. La sindrome da burnout mi ha bruciata mentalmente e fisicamente, eppure il patronato che avrebbe dovuto far valere i certificati emessi da medici, hanno considerato me uno scarto a cui l'INAIL ha offerto fin troppa attenzione. Chissà se oggi pensano ancora la stessa cosa. Ma ora rifiutano di assistermi perchè ",offesi" Non ho il tempo di ricusare il patronato CGIL, incaricarne un altro, comunicando all'INPS le motivazioni. Praticamente, dopo non avermi tutelata davanti a INAIL per la malattia professionale, ora, due anni dopo, ridotta all'Inabilità totale da quei fatti, il patronato rifiuta di offrirmi l'assistenza all' iter già avviato da loro, venendo meno all'etica del patronato e alla deontologia del medico che " non può attraverso atti ed omissioni danneggiare il paziente". Vedremo come finirà.

notteblu fieramosca7

Mi sono recato due volte alla sede CGIL Monza per chiedere l'attivazione della domanda di invalidità per mia mamma e in un secondo tempo il disbrigo di diverse pratiche all'INCA e FILCTEM: si sono dimostrati tutti gentilissimi, preparati e rapidi. L'ambiente di lavoro è veramente bello e il clima disteso nonostante la complessità delle attività e le numerose difficoltà. Sono molto felice di essermi iscritto al Sindacato. Molto bene, avanti così! Grazie di cuore a tutti.

Uliana Balotta

Per quanto riguarda il caaf un servizio da scappati di casa !!! Incompetenti a partire dalla responsabile : arrogante e presuntuosa senza contare che bisogna tornare almeno 3 o 4 volte perché c'è sempre qualcosa di sbagliato Evitate accuratamente di fare 730 anche perché non è gratis :si paga sia la tessera che il servizio e con gli stessi soldi si va ovunque P E S S I M O !!!!!!!