Cimitero Di Guerra Tedesco

Tanino Donato

Cimitero tedesco 2° guerra mondiale tenuto in modo impeccabile, con annesso all'ingresso una piccola stanza che funge da ricordo della guerra in tutti i suoi passi e dei crimini eferrati dei tedeschi e dei personaggi delle SS. Più di 21000 soldati molto poco o più che 20enni. I cimiteri tedeschi nono sono sfarziosi e imponenti come altri. Il posto e' suggestivo per la sua posizione e il paesaggio floreale. Gia' di suo e' triste ma le piccole lapidi lo rendono ancora più triste, sembrano quasi scomparire nella vegetazione come se volessero negare la loro passata esistenza in un silenzio surreale. All'ingresso un plastico con una app da scaricare con rete Wi-Fi del cimitero può essere utile, a me non ha funzionato però. Le guerre sono una tragedia x vincitori e vinti.

CSF Muc

Un cimitero molto dignitoso che licenzia chiunque venga qui con grande premura. Anche se viene sottolineato, il mescolarsi di criminali e soldati ordinari rende difficile cedere al suo dolore per le vite spesso giovani gettate. O forse lascia dietro di sé il vero sentimento di disagio, in modo che non si faccia alcun gancio mentale dietro la storia della guerra e dei suoi crimini. La semplice concessione di una tale area con una tale prospettiva per il cimitero degli avversari deve essere un'ammonizione per noi come funziona il perdono e come una volta che i nemici possono offrire una stretta di mano all'amicizia.

Andrea zanchi

Presenza nel cimitero di 43 ufficiali delle SS e di circa cinquecento fra sottufficiali e militi della stessa formazione, alcuni dei quali responsabili di gravissimi crimini contro l'umanità. Fra di essi il tristemente celebre Christian Wirth che partecipò al programma eugenetico Aktion T4, responsabile dello sterminio di decine di migliaia di disabili fisici e mentali. Wirth fu soprannominato dallo staff SS come Christian il barbaro, tali erano le sue brutalità. "La puzza...oh Dio, la puzza. Era ovunque. Wirth non si trovava nel suo ufficio. Ricordo che mi portarono da lui... Stava in piedi su un monticello, vicino alle fosse... le fosse... piene... erano piene. Non posso raccontarle; non centinaia, ma migliaia e migliaia di corpi... oh Dio. Chiesi se potessi andare da lui e loro mi dissero che era furibondo. "Non è prudente andargli vicino." Chiesi qual era il problema. L'uomo con cui parlavo disse che una delle fosse era straripata. Vi avevano messo tanti, troppi corpi, e la putrefazione si era prodotta troppo rapidamente, così che il liquido da sotto aveva spinto i corpi verso l'alto e oltre, e i corpi erano rotolati giù per la collina. Ne vidi alcuni - oh Dio, fu terribile... »" (Franz Stangl, comandante del campo di sterminio di Sobibór, aprile 1942)

Matteo Archondis

Posto tranquillo, bello da visitare, non aspettatevi molto, ma è comunque interessante!