Septizodium

Categoria: Punto di riferimento storico a Roma, Città Metropolitana di Roma

Indirizzo: Parco archeologico del Colosseo, Via dei Cerchi, 119, 00186 Roma RM, Italia

Recensioni

Gianluca Pica

Mar 17, 2021

Oggi rimane solo la memoria storica di un edificio stupendo, una fontana-ninfeo monumentale che si sviluppava su sette livelli (da qui il nome Septizodium), voluto dall'imperatore Settimio Severo sotto l'influenza della moglie siriaca Giulia Domna (siamo agli inizi del III secolo d.C.). Un monumento talmente grande da essere riutilizzato nel corso dei secoli, come quando nel pieno del Medioevo delle famiglie nobiliari e baronali si insediarono all'interno delle maestose mura del Septizodium, per avere una casa difendibile ed anche prestigiosa. Tra l'altro alcuni elementi in marmo dell'antico Septizodium furono utilizzati per decorare la Cappella Sistina nella Basilica di Santa Maria Maggiore, voluta da Papa Sisto V alla fine del Cinquecento. Riuso...

Giuseppe Russo

Mar 18, 2020

Suggestivo

Alessio Fauni

Feb 17, 2020

Inserito all'interno dei famosissimi Fori Romani, il "Settizonio" era la stupenda facciata principale di un ninfeo. Risalente, come costruzione, ai primi secoli Dopo Cristo era strutturata su più piani in un bellissimo stile romanico e nonostante rimanga poco della bellezza originale è comunque un interessante punto archeologico da visitare.

Pino Abb.

May 20, 2019

L’imperatore Settimio Severo, nell’anno 203, in occasione delle sistemazioni delle pendici a sud del Palatino, ordinò di monumentalizzare quella zona del colle con una grande facciata a ninfeo, che ricordava una sorta di scena teatrale vitruviana. Fu così innalzato il Settizonio (Septizodium o Septizonium), con il completamento di vari impianti termali progettati in epoca domizianea, all’incirca un secolo prima. Il ninfeo severiano ci è noto dai frammenti della Forma Urbis e da varie illustrazioni rinascimentali. Esso appariva come una scena che ricordava quelle teatrali, molto scenografica, posizionata a sud dei palazzi severiani. Lungo quasi 100 metri, ospitò la tomba dell’imperatore Geta, figlio di Settimio Severo e fratello di Caracalla, dal quale fu messo a morte. Era costituito da tre grandi nicchie semicircolari, due avancorpi a base quadrata, il fronte composto di tre piani a colonne di altezza decrescente verso l’alto. Le nicchie, probabilmente, ospitavano fontane a base circolare, con una vasca generica in basso, che ne raccoglieva le acque. Il monumento fu ispirato molto da modelli precedenti come il ninfeo di Mileto, di epoca traianea, e il ninfeo di Aspendos, di epoca adrianea, anch’essi generati dalle scene degli edifici teatrali dotate di giochi d’acqua. Una interessante ipotesi sull’etimologia del nome ci dice che poteva essere una struttura idrica di aspetto monumentale, con al suo interno le statue raffiguranti le sette divinità planetarie: Saturno, Sole, Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere. In epoca medievale, la struttura e la zona adiacente, cominciarono ad essere chiamate Septemsolium o Septasolis. Secondo le tesi più accreditate, Settimio Severo teneva molto al prestigio, ed era orgoglioso dell’eleganza che la struttura dava al suo complesso sul Palatino, sebbene priva di una reale utilità urbana. Con quest’opera impressionava gli avventori che da sud, lungo la via Appia, giungevano in città.

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Domande e Risposte

Sei un alce

Logan Anthony Heiser | May 30, 2022
Katherine Wyatt | May 31, 2022

Cos'è uno spedoziom

Logan Anthony Heiser | May 30, 2022
Katherine Wyatt | May 31, 2022

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