Indirizzo: Vicolo di S. Passera, 1, 00146 Roma RM, Italia
Telefono: +393497930661
Domenica: Aperto 24 ore su 24
Lunedì: Aperto 24 ore su 24
Martedì: Aperto 24 ore su 24
Mercoledì: Aperto 24 ore su 24
Giovedì: Aperto 24 ore su 24
Venerdì: Aperto 24 ore su 24
Sabato: Aperto 24 ore su 24
Davide Tripodi
Chiesa costruita sopra un mausoleo romano del secondo secolo, è incredibile da quanta storia siamo circondati in ogni angolo di questa città.
Carla Longari
Molto antica è innestata su un mausoleo romano del II o III secolo. È diventata chiesa all inizio del V secolo per opera di una matrona romana
Mary (Marydsalvo)
una delle prime chiese di Roma, leggenda vuole che esista un tunnel che passando sotto il Tevere, dalle sue catacombe sotterranee raggiunga quelle sotto la Basilica di San Paolo sull'altra sponda. Una bella storia che aggiunge mistero e impreziosisce questo piccolo gioiello risucchiato nel vortice della bruttissima urbanizzazione del dopoguerra. Da visitare almeno una volta nella vita, chiedete alla Parrocchia del Santo Volto di Gesù poco distante su via della Magliana
Stefano Manzo
Cominciamo col dire che non esiste una Santa con questo nome e che è l’unica chiesa al mondo con questa particolare intestazione. Sull'origine del nome si fanno varie ipotesi, la più accreditata è che dall’iniziale dedica a “abbàs Cyrus” (padre Ciro), durante i secoli con storpiature fonetiche, si sia arrivati a Passera. Ho visitato nel 2019 il complesso monumentale di Santa Passera e penso che sia il sito archeologico più antico della zona di Magliana. Mentre facevo alcune foto all’esterno, ho avuto modo di incontrare il custode, che con estrema gentilezza, mi ha fatto visitare la Chiesa che è su tre livelli e me l’ha illustrata, con dovizia di particolari. Per accedere al piccolo sacrato della chiesa, si percorre una doppia rampa di scale, sulla facciata molto semplice a capanna è presente un ampio portale. 1) La chiesa superiore del XIV secolo è con una navata unica e con una pianta rettangolare, con abside e soffitto ligneo, edificata su di un edificio preesistente, un mausoleo romano, è molto bella. Il custode mi ha indicato i vari affreschi che sono in condizioni abbastanza buone, considerando la loro vetustà. Rappresentano Cristo insieme a molti santi e un'altra pittura sempre il Cristo con i santi Ciro e Giovanni (martiri di Alessandria d’Egitto). Caratteristico anche il piccolo Battistero, al suo interno è presente una conchiglia che è un simbolo riportato anche sull’Affresco principale. 2) L’accesso ai resti dell'oratorio medievale del V secolo d.C. al livello inferiore rispetto all’attuale edificio è attraverso un’altra porta esterna alla chiesa, ci si ritrova dentro una stanza di penso 12:16 metri quadrati, dove le pareti sono di mattoni è spoglia ma ricca di storia, si percepiscono le tecniche per la costruzione sempre spiegate con dovizia di particolari. Sono presenti anche alcuni affreschi appena visibili. Vi sono poi altri tre piccoli vani comunicanti. In uno sono presenti vari resti fra i quali frammenti di anfore, in un altro due pietre che coprivano dei sarcofaghi, sulle quali si intravedono ancora i dipinti, su uno degli uccelli, presumibilmente dei fenicotteri, sull’altro delle onde del mare, probabilmente parte di una rappresentazione di Caronte, il traghettatore delle anime dei morti. Su un arco è presente un’iscrizione marmorea, che indica con due versi che la chiesa era il sepolcro dei due martiri: Corpora Sancti Cyri renitent hic atque Joannis / Quae quondam Romae dedit Alexandria Magna ("Qui risplendono i santi corpi di Ciro e Giovanni che un giorno la grande Alessandria dette a Roma"). 3) Attraverso una piccola scaletta, siamo scesi nella Cripta, la parte più antica risalente al I secolo d.C. dove erano situati i sepolcri dei santi Ciro e Giovanni, nel tempo poi trasferiti in altra chiesa. Si vedono a malapena alcune tracce di dipinti, a causa di varie ragioni quali inondazioni del Tevere e atti di vandalismo. Al tempo delle persecuzioni dei cristiani, da qui era possibile accedere alle catacombe, che si intrecciavano con le molte altre presenti nel sottosuolo di Roma. Per concludere è un luogo dove si respira un aria mistica di raccoglimento dove si capisce cosa significa il “rumore del silenzio”. Il peccato è lo stato di abbandono dell’area circostante e la non valorizzazione da parte di chi dovrebbe di questo sito, manca persino una indicazione all’esterno delle caratteristiche salienti di questa chiesa. Sicuramente da visitare.
Grazie! La tua recensione è in attesa di moderazione.
Solo per funzioni particolari......purtroppo!
Si, con visite guidate dell associazione catacombe di Generosa, vedi su internet.
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