Indirizzo: Strada Provinciale 11 di Soverzene, 18, 32010 Soverzene BL, Italia
Massimo Collodel
Si tratta di una centrale in caverna situata 500 metri all'interno della montagna, che sfrutta le acque del fiume Piave, proveniente dal serbatoio di Pieve di Cadore. Nel 2013, sono statti rinnovati i quattro gruppi turbina le valvole idrauliche, ed interventi alla stazione elettrica. Lavori terminati nel 2016. Nel 1951, all'epoca della sua realizzazione, è stata la più grande d'Europa. La centrale realizzata dalla SADE su progetto degli Ingegneri: Mario Mainardis per la parte elettrica. Giuseppe Mignozzi per la parte edilizia. Carlo Semenza per la parte idraulica. I lavori incominciarono nel 1942 ma a causa della seconda guerra mondiale furono interrotti nel 1943, ripresi nel 1946 e conclusi nel 1951. Dedicata al senatore Achille Gaggia, presidente della SADE dal 1946 al 1953. Di notevole interesse è la volta della sala macchine decorata con affreschi allegorici sul tema dell’elettricità da Walter Resentera. Dei finti finestroni con vetri opalini vengono illuminati ognuno con dodici lampade fluorescenti da 1,20 m l'una e 40 W, di tonalità simile a quella solare, così da dare l'impressione di una luce diurna dall'esterno, ottenendo alti livelli di illuminamento della sala macchine, e rendendo meno claustrofobico il lavoro di chi opera all'interno. 4 gruppi turbina Francis ad asse verticale Andritz Hydro (originali : De Pretto Escher Wyss, e Riva) Salto motore netto nominale: 284 m Alternatori: 4 Ercole Marelli ad asse verticale da 60 MVA Trasformatori: 12, monofase Tecnomasio Italiano Brown Boveri. Lunghezza sala macchine: 74 m Larghezza: 25 m Altezza dal pavimento sala macchine, al soffitto affrescato: 18,35 m. Altezza complessiva della caverna dal punto più depresso: 34 m. I canali di scarico della turbine inizialmente separati, confluiscono a pettine in un'unica galleria di scarico a pelo libero, della lunghezza di 715 m, e del diametro di 6 m. Tramite apposite paratoie, la galleria è collegata al canale per l'alimentazione al lago di Santa Croce. Era dotata di due turbine fabbricate dalla De Pretto-Escher Wyss, di Schio, e le altre due della ditta Riva. Quest'ultime dotate di girante del diametro di 2 300 mm e camera a spirale del diametro di 1 700 mm. La chiocciola della turbina del peso di 65 t fu esposta alla Fiera di Milano del 1949 e fu illustrata da Walter Molino nella prima pagina della "Domenica del Corriere" del 24 aprile 1949.
Maria De Martin
Oggi aperta con visite guidate Imponente all'interno
Paola Valmassoi
Bellissima l'iniziativa di aprire la centrale al pubblico. Molto interessante!
marco vignaroli
Come local guides do il massimo delle stelle perché un opera così bella deve diventare un patrimonio dell'umanità per la bellezza artistica architetturale per tutti i colleghi che hanno realizzato questa centrale e per tutti i colleghi che ogni volta che entrano dentro la centrale possono considerarsi alla pari della cappella Sistina per il meraviglioso dipinto
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Domenica 29 settembre dalle 10 alle 17 è possibile visitare la centrale con le guide.
Ciao, no la centrale non ha orari di apertura. L'unico modo per visitarla è aspettare quando fanno la giornata di centrali aperte allora li si può visitare il conplesso
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