Ristorante Il Castagno

Vincenzo Tutino

Se si vogliono assaporare delizie gastronomiche calabresi a tutto spiano, non bisogna fare altro che prenotare un abbondante pasto in questo ristorante! Località da raggiungere appositamente, ma ripagato da una buona qualità e un vasto assortimento di pietanze e bevande...

Yolandi Tiger

Posto carino, abbastanza difficile da raggiungere Porzioni molto abbondanti e prezzi convenienti Arredamento un po dotato

Fra forte

Per essere la prima volta li ... è stato veramente buono cordiali e gentili posto bellissimo ... Antipasti a non finire buonissimi uno dietro l altro .. i primi uno spettacolo non abbiamo finito il menù perché stavamo scoppiando ... Torneremo un altra volta

stella chiera

Premetto che detesto fare recensioni negative ma purtroppo questa volta non posso farne a meno. Sono stata invitata ad una festa di compleanno in questa trattoria perché definirlo "ristorante" mi sembra un tantino esagerato. Innanzitutto c'é stata un pó di confusione riguardo alla prenotazione, nonostante avessero prenotato giorni prima un tavolo all'esterno, il proprietario o chi presente il quel momento aveva capito tutt'altro quindi ci siam trovati in pieno agosto con un tavolo all'interno... A molti gli anni '60 sono rimasti nel cuore, quindi gli interni sono rimasti tali e quali, tavoli e sedie in legno, pareti di un colore poco piacevole e santini appesi quá e lá. Una volta seduti a tavola i camerieri sono stati velocissimi in quattro e quattr'otto ci siamo ritrovati sommersi dal cibo come un pranzo domenicale a casa di una qualunque nonna calabrese, con una semplice differenza che da nonna il conto non si paga. Si puó ben capire che l'antipasto casereccio (con bomba calabrese, fagioli , polpette di melanzane e di cane, olive, peperoni e patate, pomodori secchi ecc....) era eccessivo e poco saporito, quindi abbiam capito che l'obbiettivo era quello di farci abbuffare con l'antipasto per poi non riuscire a distinguere il primo dal secondo. Ed effettivamente é stato cosí ci sono stati portati due primi, un risotto senza odore né sapore e dei rigatori al sugo di carne (che di sugo aveva solo il colore), come secondo, anche quí gli amanti degli anni '60 avranno apprezzato, delle fettine sottilissime di vitello (penso) con aceto balsamico e rucola. Il dolce lo abbiamo preso in pasticceria quindi purtroppo ci siam persi sicuramente il pezzo forte. Non penso serva aggiungere altro, avrete sicuramente ben capito che se avete intenzione di mangiare cosí tanto da non capire la differenza tra una pulce e un elefante é il posto giusto. Se invece la pensate come me e preferite una pietanza di gusto dalle giuste dimensioni, questo posto non fa per voi.