Iren Gruppo

Giorgio Toderi

Ricevo una fattura che presenta un credito di 9.55 €. In passato eventuali crediti mi sono stati sempre conteggiati nella successiva fattura o, più spesso, direttamente accreditati nello stesso conto corrente dal quale IREN preleva automaticamente gli addebiti. Questa volta, invece, non solo non è arrivato l'accredito in conto corrente, ma nella successiva fattura neanche è stato conteggiato. In essa trovo scritto, con riferimento alla precedente fattura, "le modalità del rimborso potranno essere concordate contattando il numero 800.96.96.96 o utilizzando l’App IrenYou". Contatto il numero verde indicato, mi risponde l'operatrice 3611 che mi dice in prima battuta: "L'accredito sarà conteggiato nella prossima fattura". Allora la rendo edotta del fatto che la prossima fattura è già arrivata e riportava l'indicazione che sopra ho evidenziato. A questo punto l'operatrice mi dice di non avere disposizioni in merito ai rimborsi e di aspettare ancora perché a causa di un cambiamento ci sono cose da sistemare e che l’accredito arriverà, prima o poi. Bene siamo di fronte alle solite scenette all'italiana che sono state una miniera di spunti per i film del grande Totò! IREN mi dice di chiamare il n°800969696 e a quel numero ni dicono di non avere disposizioni. È arrivato il momento di evidenziare all'operatrice il mio disappunto nel rilevare una così grande disorganizzazione, e, soprattutto la mia irritazione nel rilevare come IREN sia molto sollecita quando deve incassare, ma chieda pazienza ai clienti quando li deve rimborsare. L'operatrice mi dice: "Ma su, sono solo nove euro!" Fossero anche solo nove centesimi, non fa differenza è la correttezza che conta: trattenere una somma di denari senza averne titolo è reato; almeno secondo il codice penale italiano. A questo punto, avendo sentore che tutte le facezie che aveva usato come risposte alle mie domande mi stavano irritando sempre più, si affretta a dirmi: "Non si preoccupi ho già messo un sollecito per il rimborso". Ma che bel quadretto. In meno di due minuti ho ricevuto ben tre versioni diverse alla mia richiesta e per di più fornite con una totale noncuranza, per non dire presunzione. Sì, presunzione perché accampare scuse barbine pensando di "fare fesso" il cliente è presunzione, oltre che maleducazione. Mi permetto di suggerire a IREN di addestrare gli operatori in modo che ad una richiesta del genere rispondano in prima battuta una frase del tipo: "Si, ho visto la fattura e ho messo un sollecito per il rimborso". Si raggiunge lo stesso scopo senza fare una brutta figura. Allora, come test di controllo sull’assistenza clienti di IREN, ho posto lo stesso problema alla chat disponibile nel sito e la risposta è stata: "Come è scritto nella fattura, deve contattare il n° 800969696". Ma chi risponde alla chat è dislessico o risponde senza neanche leggere? Io ribatto: " Come ho già scritto, ho contattato quel numero e mi hanno detto di non avere disposizioni". La risposta è stata: "Neanche noi, mi dispiace". E io concludo con: "Una bella disorganizzazione, complimenti!". Ma vi sembra questo il modo di lavorare? Rivolgo la domanda tanto all'azienda, quanto agli operatori. All'azienda perché una simile situazione non dovrebbe essere tollerata, se si vuol dare una buona immagine e allargare il mercato; agli operatori perché non è costrittivo dare al cliente delle risposte che lo inducano a credere di aver interloquito con un soggetto che ha una scarsa considerazione di sé stesso. Una stella: purtroop meno di così non è contemplato.

Alice Chiappe

Il servizio più imbarazzante che esiste a parma. Consiglio di prendere appuntamento, si evitano code di 40 minuti per poca voglia di lavorare degli operatori.

Dario Vescovi

No comment!! I vostri servizi sono a livello sotto zero

Orio Pelagatti

Accoglienza ottima gentilezza da parte del.personale