Chiesa di S. Giacomo

enza quatraro

Gioioso il parroco nuovo

Carmine Basile

La chiesa di San Giacomo Apostolo Maggiore fu edificata nella prima metà del cinquecento per volere di Angiolo Como, Duca di Arcora e di “Casale Novo”, al posto di una piccola chiesetta costruita nella seconda metà del quattrocento.  Atti notarili documentano la sua riedificazione nel 1604 e, nel settecento, la si descrive a pianta unica con cappelle laterali, pavimentata in lapillo, con la volta che custodiva un dipinto raffigurante il santo titolare. Alla chiesa si affiancava una torre campanaria che nel 1859 fu distrutta da un violento fulmine e poi ricostruita nelle forme architettoniche attuali. Un incendio, nel 1933, comportò ingenti danni al complesso religioso che poco dopo, sotto la cura di Monsignor Rea, fu ristrutturato e per assolvere alle nuove esigenze dei fedeli fu ingrandito aggiungendone il presbiterio. Descrizione : La chiesa, anticipata da un piccolo sagrato che immette in un ingresso sormontato dalla cantoria con antico organo a canne, si sviluppa planimetricamente a navata unica sovrastata in mezzeria dalla cupola con quattro pennacchi affrescati con figure bibliche. La navata, con volta a botte schiacciata, sobriamente decorata ed affrescata, è scandita da archi a tutto sesto che descrivono tre cappelle laterali, in cui sono inseriti artistici altari in marmo policromo. Il presbiterio elegantemente rifinito con stucchi di chiaro gusto classico, presenta la volta riccamente decorata con modanature indorate che custodiscono affreschi. In esso di grande valore artistico è l’altare maggiore e la transenna riccamente lavorati in marmo policromo. L’articolata e slanciata facciata si compone di un alto basamento su cui s’impostano duali lesene ioniche a sostegno di un esile trabeazione. Il fronte culmina con un timpano spezzato che imposta un elemento architettonico a vela che alloggia la statua di San Giacomo mentre a destra dell'altare maggiore di apre una piccola cappella che ospita la statua di San Biagio. I cittadini casalnuovesi, infatti, sono particolarmente devoti anche a San Biagio, "protettore della gola". Anticamente la devozione popolare si manifestava in occasione della festa dedicata al santo, durante la quale si era soliti recarsi in pellegrinaggio alla chiesa, sostando davanti alla cappella, ove è ancora oggi ospitata la statua rappresentante il santo, ed intingendosi la gola dell'olio benedetto ivi custodito. La Chiesa oggi necessita di lavori di ristrutturazione del tetto e degli interni ed è un bene inestimabile di architettura e storico per i tanti fedeli che la custodiscono e vi collaborano e per noi tutti devoti di San Giacomo Apostolo e San Biagio.

Vincenzo LA DAGA

Chiesa storica per la città di Casalnuovo

giuseppe castellano

Casa sacro