Indirizzo: Via Conti Calepio, 22, 24050 Castelli Calepio BG, Italia
Telefono: +393317531149
Ezio Frattini
Bella, serata, in musica BRAVI. 👍👍👍
Mari Ube
Abbiamo visitato questo maniero la sera, dopo un nubifragio che aveva creato qualche disagio ma che la provetta guida ha saputo conciliare brillantemente. Questo castello ha origini medievali, sorto per volere del conte Trussardo Calepio nel XV secolo (in precedenza vi era un più antico fortilizio). Oggi è parecchio snaturato dalle sue funzioni originarie, cioè per ciò che era nato (fortificazione difensiva). Nel tempo fu trasformato in residenza nobiliare e poi in un orfanotrofio. È gestito da una fondazione che si occupa di disabilità e ospita una scuola materna. Non si possono fotografare le sale interne padronali (quelle che furono dei conti), ma assicuro che conservano affreschi di buon gusto, diversi mobili originali (dal Seicento) e delle chicche inaspettate, come la cinquecentina del grande lessicografo Calepino (Giacomo Calepio, figlio naturale del conte Trussardo, primo feudatario della Val Calepio e del castello). Il Calepino nacque intorno al 1435 e divenne frate eremitano con il nome di Ambrogio. E’ noto agli eruditi per aver scritto il fondamentale "Dictionarium latinum", pubblicato nel 1502 e in forma definitiva nel 1509, conoscendo fama anche fuori dall’Italia. Accanto al prezioso incunabolo si osservano le pianelle e i piccoli giochi delle orfanelle che qui vissero, dopo la morte dell’ultima contessa, essendo il castello stato trasformato in un orfanotrofio (dal XIX secolo e fino al 1970 circa) per volere testamentario dei conti. Il percorso è articolato e inizia all'esterno con le vicende storiche e architettoniche del castello, tenendo la vista sullo strepitoso strapiombo sulla Valle dell'Oglio da un lato e su uno degli edifici più antichi del paese, inglobato nella chiesa parrocchiale, dall'altro. Poi si entra e si accede alla Cappella Gentilizia settecentesca con le reliquie di S. Celestino; si sale sul mastio dove, dai merli, si apprezza uno splendido panorama a 360 gradi. Il percorso interno si snoda tra echi del passato e il presente, in continuo susseguirsi. La sorpresa di trovare le tracce di una chiesa gotica nei locali delle vecchie cucine dell'istituto è stata grande! Ma al di sotto, scendendo una scala, c'è qualcosa di ancora più antico... Parcheggio gratuito all'inizio del paese, quindi bellissima passeggiata di qualche centinaio di metri tra le vie dal sapore medievale. Ingresso su prenotazione a pagamento, comprensivo di guida. Durata circa due ore, esperienza interessante!
Kristian
Castelletto molto caratteristico, la guida che spiegava sembrava un cortigiano di altri tempi. Visita molto interessante prezzo di ingresso modico che comunque va ad aiutare la fondazione che si occupa di persone svantaggiate
Alessia Rovida
Abbiamo partecipato alla visita guidata in notturna, guida preparatissima. Palazzo davvero particolare. Assolutamente da visitare.
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Ci sono alcune zone dove si devono salire o scendere scalini e anche terrazze con giardino e ghiaia, non lo consiglio ad un disabile.
No si deve andare verso Sarnico.ma ne vale veramente la pena.
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