Il castello del Valentino sorge nel parco che riporta il suo nome. Le origini del castello risalgono al sedicesimo secolo variazioni a partire dal 1858.
L'antico castello fu acquistato da Emanuele Filiberto di Savoia, il duca Testa di Ferro, su consiglio di Andrea Palladio. Questa struttura ospitò nobili famiglie come i Saintmerane, i Cicogna, i Pacelli ed i Calvi, che comprarono sei stanze nel castello. L'origine del suo nome è incerta. Il primo documento in cui compare il nome Valentinium è del 1275; qualcuno fa risalire il suo nome a san Valentino perché le sue reliquie sono conservate dal 1700 in una teca di cristallo nella chiesa di San Vito (sulla collina prospiciente il Parco del Valentino), trasferite in seguito alla distruzione di una chiesetta vicina all'attuale parco. Alcuni studiosi affermano che, in un singolare intreccio di memoria religiosa e mondanità, si soleva un tempo celebrare nel parco fluviale torinese, proprio il 14 febbraio (ora festa degli innamorati) una festa galante in cui ogni dama chiamava Valentino il proprio cavaliere
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