Indirizzo: loc. Campomuletto, 36032 Gallio VI, Italia
Telefono: +390424447920
Domenica: Aperto 24 ore su 24
Lunedì: Aperto 24 ore su 24
Martedì: Aperto 24 ore su 24
Mercoledì: Aperto 24 ore su 24
Giovedì: Aperto 24 ore su 24
Venerdì: Aperto 24 ore su 24
Sabato: Aperto 24 ore su 24
barbara martinengo
Sentiero davvero molto bello, soprattutto la parte delle lettere scritte dai soldati, sono molto toccanti. Un momento per riflettere su quello che è stato e su quello che può essere, d'altronde la storia insegna sempre ma è l'uomo che non impara mai.
Samuele Santagiuliana
Giornata mondiale e per non dire spettacolare! Un sentiero adatto per i bambini un giro a anello che ti fa tornare nella storia! Veramente molto bello peccato che sia corto e con sempre vicino il parcheggio e ristorante 😉 non è di buon auspicio tutto questo! Ma c'è l'abbiamo fatta a concludere il giro tranquillamente!
Sheila Veronese
Esperienza meravigliosa. Un viaggio attraverso le guerre mondiali, per non dimenticare il prezzo di quello che abbiamo. Il sentiero è facile, percorribile con bambini, ma non con passeggini o carrozzine.
Steven
Aprire il cuore e mettersi in ascolto. Qui parlano la natura, l'arte, le preghiere, le speranze, le parole. Lasciar entrare. E ti arriva un pugno nello stomaco. E tu sei li dentro, in trincea, con quei ragazzi, le loro paure, speranze, gli spari. La guerra . E senti i cannoni e la pioggia che ti copre. Le foglie son cadute. E sono cimiteri. Eserciti che si affrontano. Elmetti abbandonati. Figure lacerate. Lasciar sedimentare. Pietà. E poi cercare la pace fra i sassi abbarbicati. E poi aspettare la pace. La pace. Rinchiusa. Ingabbiata. In un surreale silenzio si sente quell'urlo immortale. Il tempo si è fermato, ma è trascorso. Un istante che dura in eterno e non sappiamo quanto veramente siamo rimasti avvolti in questi boschi. Si torna poi alla luce. Ma nulla è più come prima. Si torna al rifugio, che pronto, lì ti abbraccia. Lo sa quanto sia grande l'eco di queste anime che ti sono entrate dentro. Una piccola statua di un omino fermo ad ammirare questi silenzi siede accanto a quello che somiglia a un corno o un megafono gigantesco. Ci sentiamo un pò come lui. Attoniti e immobili di fronte alla grandezza di queste voci immanenti.
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Strada per l'ortiga. Partenza sentiamo da malga campomuletto
Ideate e progettate dall'architetto Diego Morlin
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