Convento di San Francesco

Categoria: Convento

Indirizzo: Via S. Francesco, 118, 35121 Padova PD, Italia

Telefono: +390498750710

Recensioni

Marco Carretta

Jul 16, 2022

La chiesa di San Francesco d'Assisi, chiamata in passato chiesa di San Francesco Grande (per non confonderla con la chiesa di San Francesco Piccolo scomparsa già nel secolo XVI), è un edificio religioso che si affaccia su via San Francesco, già contrà dei porteghi alti, a Padova. Per il volere evergetico di Baldo de' Bonafarii e Sibilla de Cetto sorse con il convento dei Frati Minori che ancora l'hanno in cura, e con l'Ospedale di San Francesco Grande che fu in uso sino al 1798. Il 29 dicembre 1414 nell'episcopio patavino, di fronte al vescovo Pietro Marcello e ad altri testimoni, Baldo Bonafari e la sua consorte Sibilla da Cetto dichiaravano di voler destinare parte dei loro beni alla costruzione di una chiesa con convento ed un ospedale a contrà Santa Margherita, da destinare ai Frati Minori Osservanti. Il Bonafari si riservava di eleggere il rettore dell'ospedale, diritto che alla sua morte sarebbe passato al Collegio dei Giuristi dell'Università degli Studi di Padova. La prima pietra fu posata il 25 ottobre 1416 dall'Arciprete della Cattedrale, Bartolomeo degli Astorelli. La costruzione della chiesa nel territorio della parrocchia di San Lorenzo provocò dapprima qualche incertezza; il vescovo acconsentì e i lavori procedettero spediti guidati dal capomastro Nicolò Gobbo. Dopo la morte del Bonafari l'opera fu portata a compimento dalla moglie Sibilla che nel testamento del novembre 1421 chiedeva di essere sepolta nella nuova chiesa, probabilmente in fase di conclusione. L'edificio sorse a croce latina, in stile gotico, venne consacrato il 24 ottobre 1430. Alla metà del quattrocento il cronista Savonarola la definisce templum quidem magnum ma alla fine del secolo era già insufficiente per la comunità dei Minori. Agli inizi del Cinquecento la chiesa fu ingrandita a direzione dell'architetto Lorenzo da Bologna. La chiesa quattrocentesca - a croce latina con tre absidi e navata divisa dal coro, tre cappelle comunicanti sul lato sinistro - fu largamente ingrandita: fu costruito un grande presbiterio che accolse nuovi ampi stalli corali. La navata quattrocentesca fu affiancata da due spaziose navate minori con cappelle. La chiesa fu subito oggetto di grande opere di tono evergetico che arricchirono la costruzione soprattutto tra Cinquecento e Seicento.Ferdinando Carlo di Gonzaga-Nevers morì a Padova nel Palazzo Mocenigo Querini il 5 luglio 1708 a seguito di un trauma che si era procurato cadendo da un bucintoro[senza fonte]. La cosa provocò molto scalpore, anche perché uscirono chiacchiere che lo dicevano morto per avvelenamento. Il duca fu sepolto nella cappella delle Terziarie in San Francesco Grande, mentre le viscere imbalsamate del duca furono poste nella chiesa di Santa Sofia. Il 17 gennaio 2002 il teschio del duca, tolto dal sepolcro patavino nel 1926 dal discendente Carlos Ludovico Gonzaga di Vescovato, è stato collocato nella basilica palatina di Santa Barbara in Mantova. Nel 1728 il vescovo di Padova contò 22 altari, che erano diminuiti a 17 durante la visita del Vescovo Dondi dell'Orologio nel 1809. A causa delle soppressioni napoleoniche la comunità dei Frati Osservanti lasciò l'edificio ed il convento nell'aprile 1810 e nello stesso anno diventò chiesa parrocchiale curata dal clero secolare. Assorbì nel proprio territorio la parrocchia di Santo Stefano, su cui già furono convenute, nel 1808 le parrocchie di San Lorenzo e San Giorgio. Nel 1862 fu rinnovato il pavimento, e in quell'occasione furono levate le molte lastre tombali di cui era disseminato. Molte furono spostare tra i chiostri. Nel 1873 la chiesa fu oggetto di un restauro complessivo. Nel 1914 i Frati Minori rientrarono nella chiesa e in parte del vecchio convento prendendo possesso della parrocchia che ancora hanno in cura.

Raffaele Vigliotta

Nov 20, 2021

Una sorpresa, molto bella con all'interno il chiostro di Sant'Antonio

Lucia Castegnaro

Sep 5, 2019

Una chiesetta incastonata fra i palazzi di Padova. Statue affreschi e quadri che la arredano. Facciata "palladiana" ed interni neoclassico. Da vedere. Si entra gratis

Angelo Bertocchi

Feb 28, 2019

Colpisce per il fascino il lungo portico costituito da trentasette arcate con decorazione in cotto. L'edificio risale al secolo XVI ed è situato nella vecchia contrada dei porteghi alti. All'interno si trovano pregevoli opere di vari pittori tracui: Paolo Veronese e il Padovanino.

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Domande e Risposte

Orario aperta al pubblico?

Rosanna Vecchiato | Sep 1, 2018
sergio pivato | Nov 4, 2021

Orario s messe

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Salve a tutti, Qualcuno gentilmente mi saprebbe indicare gli orari del sabato di questo chiesa? Mi piacerebbe tanto visitarla :) Grazie mille in anticipo

Veronica Bonura | Sep 1, 2019
Giovanni Aliprandi | Aug 31, 2020

Funerali Fernando Sandi? Sabato

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