Villa Della Porta Bozzolo

Dario Lazzarini

Splendida villa gestita dal Fai che fu prima dei Della Porta e poi Bozzolo. Ancora oggi una parte è abitata dagli eredi ultra ottantenni. All'interno si possono osservare stanze splendide ornate da trompe-l'oeil ed arredi, a volte non originali, ma bellissimi. Bellissimo anche il parco è gli eventi che organizzano come l'aperitivo o il picnic notturno.

Alessandro Croci “Cruz”

Bellissima villa di delizia conservata in maniera fantastica dal FAI. Gli iscritti entrano gratuitamente e durante la nostra visita abbiamo avuto la fortuna di trovare una volontaria del FAI che ha saputo guidarci nelle diverse stanze della villa raccontandoci la storia delle famiglie che l'hanno abitata. Il parco lascia senza fiato per dimensioni e cura nei dettagli, e visitandolo in primavera si possono ammirare le più di 500 varietà di rose che lo adornano. Assolutamente consigliato.

Simone Lombardo

Con la tessera FAI si entra a prezzo ridotto, visitata in un week end, e in occasione della possibilità di vedere le stelle grazie ai ragazzi dell'osservatorio Schiapparelli. Entrambe le occasioni stupenda. I giardini sono bellissimi anche di notte, incredibile. Bellissima anche la guida della villa e del suo interno, gli arredi sono meravigliosi e ben conservati. Parcheggio molto ampio a pochi passi dalla villa. Poi una bellissima passeggiata per tutto il giardino. Ideale per un po' di relax immersi nella natura.

Stefano Locatelli

Bella villa aperta per le giornate primaverili FAI, con stanze e arredamento d'epoca. Ampio parco che conduce ad un belvedere. Suggerirei di inserire qualche fiore in più, oltre ai narcisi gialli: il colpo d'occhio sarebbe impagabile. Ampio parcheggio gratuito proprio davanti alla proprietà. Qui sotto una breve descrizione storica tratta dal volantino ricevuto durante la giornata del FAI: la storia della Villa ha inizio nella seconda metà del Cinquecento, epoca in cui il nobile notaio Giroldino Della Porta acquistò una estesa proprietà fondiaria a Casalzuigno, per edificarvi una dimora signorile, le cui tracce sono ancora oggi in parte visibili nella zona occidentale del complesso. Al secolo successivo risale la prima riqualificazione della struttura originaria, con la realizzazione, in corrispondenza della corte nobiliare, delle ali che trasformarono la pianta della Villa in una "U" secondo una tipologia architettonica diffusa nella Lombardia del tempo. Risale alla prima metà del Settecento la ricca decorazione degli interni (ad opera dei lombardi Antonio Maria Porani e Paolo Salvione), la realizzazione dell'oratorio e, in occasione delle nozze di Gian Angelo III Della Porta con Isabella Giulini, l'articolata trasformazione del parco. In epoca barocca la Villa raggiunse così il massimo del suo splendore, divenendo una vera e propria "villa di delizia". Gli anni seguenti segnarono un lento ed inarrestabile declino dei Della Porta e con esso una progressiva decadenza del complesso. Con l'estinzione della casata nel 1817, la Villa passó ai Carpani, poi nel 1861 ai Richini ed infine ai Bozzolo, che apporteranno tra Otto e Novecento numerosi restauri ed aggiornamenti, nell'intento di trasformare l'antico edificio in una moderna e confortevole residenza estiva. Seguirà un periodo di abbandono e di spoliazioni fino alla decisione nel 1989 degli eredi Bozzolo di donare al FAI - Fondo Ambiente Italiano l'importante dimora. conservando per la famiglia l'usufrutto di alcuni alloggi.